INTRODUZIONE
Nell’articolo “voglio vivere in Moldavia” abbiamo parlato del costo della vita In Moldavia, elencando una serie di costi per le varie necessità del vivere quotidiano. La conclusione tratta da quell’articolo ci ha portato ad affermare che il costo vita è paragonabile alla metà di quello italiano/medio-europeo.
Nasce allora una domanda: e gli stipendi? Sono almeno la metà di quelli percepiti in Italia a parità di lavoro e servizio offerto? La risposta la diamo subito: “NI”, ossia “SI” per alcuni fortunate professioni e “NO” per la maggioranza delle altre. Vediamo di capirci con qualche premessa.
STATISTICHE
POPOLAZIONE ATTIVA (forza lavoro): 42%

POPOLAZIONE INATTIVA (al di fuori della forza lavoro): 58%, tenendo conto che l’età lavorativa secondo la legislazione nazionale è di 16-59 per le donne e 16-62 per gli uomini.
Inoltre, è:
- più spiccata nelle zone rurali (66% dei disoccupati) rispetto quelle urbane (34%);
- costituita da pensionati 47%; persone dedite alla cura della famiglia 13%; studenti 13%; il resto è costituito da persone che non cercano lavoro o che lo cercano all’estero.
TASSO DI DISOCCUPAZIONE TOTALE: 2,5%.

TASSO DISOCCUPAZIONE GIOVANILE: 17%.

TASSO DI INFLAZIONE: 27%.

I SALARI IN MOLDAVIA
Guardate questa immagine sull’andamento del salario medio (lordo) in Moldavia; nelle ascisse le annualità, nelle ordinate la quota in lei (20 lei sono 1 euro, quindi 10.000 lei sono circa 500 euro)

Da questa immagine si capisce che anche in Moldavia come nel resto dell’Europa, la contrazione economica del periodo covid con conseguente rialzo dei prezzi di ogni merce ha portato a una spinta inflazionistica che come sempre determina, con più o meno inerzia, un innalzamento salariale.
Oggi il salario medio moldavo si avvicina ai 600 euro mensili, che può essere considerato sufficiente per chi vive in uno sperduto villaggio di campagna nutrendosi del proprio orto e scaldandosi della propria legna, ma certamente per chi vive in Città e deve sopportare una serie di costi inevitabili, è molto poco.
Tuttavia, dobbiamo subito sottolineare che anche in Moldavia esiste una enorme differenza salariale tra l’attività pubblica e privata, e per quest’ultima la differenza è ancora più accentuata per alcune tipologie di lavoratori.
Facciamo alcuni esempi di salario mensile netto (per il lavoratore), espresso in euro
NEL SETTORE PUBBLICO:
Mansione | da | a |
-Parlamentare | 900 | 2800 |
-Dipendente Pubblico | 900 | 1500 |
-Insegnante | 700 | 1000 |
-Medico | 700 | 1500 |
-Autista Bus | 750 | 900 |
NEL SETTORE PRIVATO:
Mansione | da | a |
-Avvocato | 750 | 1500 |
-Medico | 1500 | 3000 |
-Contabile | 600 | 1200 |
-Segretario | 350 | 500 |
-Autista Taxi | 750 | 1000 |
-Impiegato di Banca | 650 | 1000 |
-Operaio settore Manifatturiero | 250 | 1000 |
-Operaio settore Agricolo | 250 | 750 |
-Programmatore Informatico (primo impiego) | 800 | 1200 |
-Programmatore Informatico (media esperienza) | 1200 | 2500 |
-Programmatore Informatico (almeno 5 anni di esperienza) | 3000 | 4000 |
Si assiste ad una grande differenza salariale (in ordine decrescente) tra gli stipendi nella Capitale Chisinau rispetto Balti o Tiraspol.
Mediamente gli uomini ricevono uno stipendio medio superiore rispetto le donne: questa differenza sta via via sfumando negli anni.
GRADUATORIA SETTORI PIÙ PAGATI (in ordine descrescente):
si tenga conto delle enormi variabili di stipendio correlate al livello di competenza e ruolo/responsabilità di ogni lavoratore in capo alla azienda:
gestione affari; architetto costruzioni; ingegneri e tecnici; contabilità e amministrazione; arte-cultura-spettacolo; Informatica e programmazione (in continua scalata); organizzazione e coordinamento; legge; banche e finanza; commessi/e; design; risorse umane; marketing vendite acquisti; settore pubblico; assistenza sanitaria e medica (settore pubblico); servizio clienti; automobile; istruzione e università.
GRADUATORIA CARRIERE PIÙ PAGATE (in ordine decrescente):
Direttore aziendale; architetto; responsabile Audit; analista finanziario; responsabile del progetto; dottore commercialista; account Manager; ingegnere del software; carriere artistiche; rappresentante di vendita; sviluppatore-web designer; contabile senior; coordinatore del programma; ingegnere meccanico; sviluppatore web; carriera legale; sviluppatore giochi, java, android, php, asp.net ecc; capo risorse umane; call center; meccanico; professore scuola superiore; insegnante.
Nota: vista la disparità di salario tra il settore pubblico e privato, si capisce anche da dove è partita la nota consuetudine di mantenere ancora attraenti certe professioni (con un salario troppo basso per rappresentare un mezzo di sostentamento), attraverso un riconoscimento “ufficioso” del cliente al lavoratore: stiamo parlando della cosiddetta “mancia”).
In alcuni stati occidentali ci stupiamo se non diamo la mancia ad un cameriere, ma poi ci meravigliamo se la diamo ad un medico o insegnante… eppure il principio è lo stesso: se il cameriere, medico o insegnante non ricevessero sufficienti mance da rendere il proprio lavoro un mezzo di sostentamento, questi dovrebbero cambiare lavoro, e la popolazione tutta si troverebbe senza camerieri, medici o insegnanti.
E se è relativamente facile sostituire un cameriere che si licenzia per un lavoro più pagato, non lo è per un medico o insegnante la cui offerta può essere di gran lunga inferiore alla domanda. Qui in Moldavia il concetto di mancia non va a mio avviso demonizzato. Certo va sostituito con un salario progressivamente più alto e dignitoso, ed è anche quello che piano piano (vedi grafico) sta succedendo.
Nota bis: recentemente, e cioè nel dicembre 2022, il governo moldavo ha deciso di contrastare il peso di una inflazione del 30%, innalzando i salari minimi. A partire dal 1° gennaio 2023 il salario minimo nel Paese sarà di 4.000 lei relativo ad una giornata lavorativa di 169 ore (in realtà l’intenzione era di portare a 5000 lei il salario minimo, ma mancavano le coperture). Per consentire questa manovra su alcuni salari del settore pubblico, sono stati stanziati altri 285 milioni di lei dal bilancio statale per il 2023.
COSTO DELLA MANODOPERA
Anche in Moldavia il datore di lavoro, al momento dell’assunzione di un dipendente, si prende in carica, al di là dello stipendio, altre spese (tasse) chiamate comunemente “contributi” e che sono l’imposta sul reddito e il contributo di assicurazione medica.
IMPOSTA SUL REDDITO: viene trattenuta dallo stipendio e trasferita all’ispettorato fiscale moldavo. Il calcolo dell’imposta sul reddito dallo stipendio delle persone fisiche è
- 12% del reddito annuo imponibile che supera il valore di 27000 lei.
CONTRIBUTO DI ASSICURAZIONE MEDICA: può avere quote fisse 12636 per 2023 (nel caso di una impresa individuale) oppure quote percentuali (nel caso di una società a responsabilità limitata oppure società per azioni).
- 9% viene calcolato dallo stipendio lordo del dipendente.
PREVIDENZA SOCIALE: Il datore di lavoro ha l’obbligo di trattenere e pagare al Budget della Casa Nazionale di Assicurazioni Sociali:
- 24% che rappresentano i Contributi di Assicurazioni Sociali di Stato dovuti dal datore di lavoro
Tasso di previdenza sociale per Dipendenti nel corso degli ultimi anni:

Tasso di previdenza sociale per Aziende nel corso degli ultimi anni:

Quindi per il calcolo dello STIPENDIO NETTO, dal lordo si escludono:
- 12% – imposta sul reddito;
- 9% imposta per assicurazioni mediche.
Oltre alle tasse dedotte dallo stipendio lordo, il datore di lavoro paga ancora il 24% dello stipendio lordo – tasse obbligatorie per la società per il dipendente.
In conclusione, ad ogni fine mese, il datore di lavoro paga al Budget Nazionale della Repubblica Moldova, il 45% dello stipendio oltre allo stipendio.
ECCEZIONE: nel caso della azienda del settore IT (di cui parleremo più in dettaglio in un futuro articolo) cioè iscritte, previo audit, a questo comparto le aziende pagano: 7% del fatturato (se non è inferiore all’importo minimo).
L’imposta comprende l’intero onere fiscale diretto per l’azienda e i suoi dipendenti, e cioè:
- Imposta sul reddito delle società (12%)
- Imposta sul reddito delle persone fisiche (12%)
- Contributi previdenziali dovuti dal datore di lavoro (24%)
- Contributi per l’assicurazione sanitaria dovuti dal dipendente (9%)
- Imposte locali (a seconda della regione)
- Tasse stradali (a seconda del veicolo)
- Imposte sui beni immobili (0,3%)
(Per le altre tasse, valgono invece i criteri generali come: IVA 0% sulle esportazioni; ritenuta d’acconto 6% sui dividendi e 12% su altri pagamenti effettuati a non residenti).
Quindi il salario di un dipendente del settore IT lordo è anche il salario netto.
Lo stato moldavo garantisce che tale regime fiscale unico del 7% non potrà subire modifiche fino al 31 dicembre 2025.
NOTA: gli espatriati scelgono di lavorare in Moldova, necessitano di una licenza di lavoro. La richiesta va presentata all’Agenzia Nazionale per l’Occupazione del Ministero dell’Economia e l’individuo deve soddisfare vari standard.
IL FUTURO DEL SALARIO MOLDAVO
Se la tendenza di questi ultimi 3 anni verrà confermata, assisteremo ad un progressivo allineamento del salario medio moldavo con le medie europee, come avviene in parte per il costo delle materie prime e delle merci scambiate. Non tutti ci credono in questa crescita, o non possono permettersi di aspettare quel giorno, per cui sono costretti ad emigrare nella speranza di un miglior salario.
Dalle esperienze raccolte tra lavoratori moldavi espatriati per un miglior salario all’estero, sempre raccolgo un sentimento di profonda nostalgia per lo stile di vita e dei diversi ritmi del lavoratore moldavo in patria, e infatti molti lavoratori, raggiunto all’estero una certa base economica, desiderano rientrare in patria e ricongiungersi agli affetti pur accettando di ritornare a percepire un salario molto più basso per il medesimo lavoro.
Ma questo vale per tutti i lavori? E vale la stessa etica del lavoro tra lo stato di espatrio e la Moldavia? Quanti e quali sono i fattori da considerare oltre al mero ammontare del salario per rendere appetibile lavorare in Moldavia piuttosto che in stati come Germania, Francia, Inghilterra nonostante il basso salario?
Etica del lavoro: il lavoratore moldavo è mediamente coscienzioso. Nelle organizzazioni di gruppo come in azienda, è molto forte l’aspetto gerarchico; ogni ruolo è ben definito e non sconfina nel ruolo altrui. Esempio: il capo di una azienda fa il capo e mai si occupa di mansioni che spettano ai suoi dipendenti.
La concezione del tempo: Il lavoro è concepito come un mezzo per raggiungere i propri obiettivi di benessere, ma senza spianare completamente le piccole cose o abitudini che rendono la giornata comunque piacevole anche se dedicata al lavoro. Mi spiego meglio. Sappiamo che il tempo è denaro, e quindi fermarsi a fumare una sigaretta e magari scambiare due parole col collega prendendosi una pausa anche lunga, in occidente può talvolta essere considerato inappropriato. Qui no. Teniamo conto che, dai tempi antichi del comunismo che offriva lavoro a tutti, anche quando il lavoro era fittizio, (cioè un pretesto per impegnare la persona indipendentemente dalla utilità o inutilità del suo operato), il lavoratore moldavo si prendeva le sue pause per far passare il tempo più felicemente per arrivare sereno a sera. Questo atteggiamento di non contabilizzare sempre il proprio tempo in denaro, a favore di un ritmo più rilassato o comunque libero, lo ritroviamo in tutti i lavoratori che se lo possono permettere (lavoratori in proprio). Questo atteggiamento non li rende affatto dei fannulloni, perché magari per eseguire lo stesso lavoro programmato in giornate si allungano gli orari di lavoro. È insomma un altro mondo… anche per questo, c’è ad esempio più tolleranza se si è in ritardo ad un appuntamento.
Qualità della prestazione: in molti settori l’attenzione al dettaglio è molto spiccata, perché il cliente moldavo che commissiona un lavoro è mediamente molto pretenzioso. Esempio: un piastrellista che in Italia per definirsi soddisfatto conta quanti metri quadrati di piastrelle ha posato in un giorno, in Moldavia si preoccupa in primis di averle posate perfettamente onde evitare di scontrarsi con i capricci del cliente, rinunciando a posare tot metri per tot ora.
Tipologia del cliente che commissiona un lavoro: Non posso affermare che quel che sto per dire sia una regola generale, ma per le esperienze avute e per quanto osservo in giro, il cliente medio Moldavo è ai miei occhi di italiano più pretenzioso su molti comparti lavorativi, per cui le sue richieste non vanno sottovalutate. Probabilmente le ragioni di questo essere “pignoli” trova giustificazione nel fatto che in passato molti si improvvisavano a fare qualsiasi lavoro, senza professionalità e garanzia di risultato per il cliente.
Sistemi di pagamento e rischi collegati ad esso: Diversamente dal lavoratore dipendente che riceve il salario mensilmente, il lavoratore privato moldavo è abituato a ricevere il denaro nella giornata in cui termina il lavoro; sono previsti acconti ad inizio lavoro e spesso il materiale è calcolato a parte e procurato/pagato dal cliente.
Difficoltà linguistiche: non ho mai incontrato un moldavo scoraggiato dalle barriere linguistiche per rinunciare a esiliare per lavoro; non si dimentichi che comunque il moldavo ha una spiccata propensione all’apprendimento di una lingua straniera in tempi e con una facilità per gli europei occidentali inimmaginabile… provare per credere. Quindi no!! Non esiste barriera linguistica che tenga.
Distanza dagli affetti: Il lavoratore moldavo ha un forte legame con la famiglia. Se espatria in tenera età, molto probabilmente si integra e crea affetti nel luogo che non gli fanno pesare la distanza dalla sua patria; se invece espatria lasciando gli affetti familiari, prima o dopo rientrerà in patria per ricongiungersi, accettando di fare in patria lo stesso lavoro per un salario molto più basso.
CONCLUSIONE
Tenendo presente tutti i fattori appena considerati, un buon salario in Moldavia è veramente buono se nel piatto della bilancia pesano di più gli elementi positivi di una professione esercitata in patria rispetto all’esercizio della medesima professione all’estero. Si configurano quindi 3 situazioni:
- il lavoratore moldavo va all’estero per un periodo e si abitua a guadagnare un tot in più per quella professione e quando rientra, tenderà ad alzare le sue tariffe per similitudine;
- il lavoratore che rimane in Moldavia a un salario più basso del suo collega che espatria, si troverà ad avere meno concorrenza in patria e quindi, per la legge della domanda ed offerta, alzerà il suo tariffario;
- Il lavoratore moldavo che fa una professione poco pagata (es. insegnante) si troverà a dover svolgere un doppio lavoro (a discapito della crescita professionale nel primo lavoro e quindi diventando sempre meno competitivo rispetto ai colleghi) oppure si troverà a dover cambiare lavoro, riducendo la quota di lavoratori della professione abbandonata.
La sommatoria di queste tre componenti sarà comunque un rialzo progressivo degli stipendi dapprima nel settore privato, e poi per contagio, del settore pubblico.
Quindi, se voi che vi accingete a trasferirvi in Moldavia portando con sé una buona competenza lavorativa, non spaventatevi dei bassi stipendi perché il tempo e la professionalità renderanno giustizia, premiando il lavoratore competente e sempre più professionale rispetto chi si improvvisa in un lavoro che non sa fare.